LA SOSTENIBILITÀ VA OLTRE AL SEMPLICE RISPARMIO DI RISORSE. LA RESPONSABILITÀ SOCIALE È UN ELEMENTO IMPRESCINDIBILE PER LA STRATEGIA DI GROHE

Il progetto Everwave

Marcella Hansch ha avuto un'intuizione. In realtà più di una: pulire i nostri oceani, riconvertire i rifiuti ed educare le persone alla sostenibilità. Il suo progetto everwave, sostenuto da GROHE, è concepito per affrontarli tutti. Con un team interdisciplinare di scienziati, ingegneri, e biologi marini, Hansch, un architetto professionista, sta sviluppando una piattaforma idrica che raccoglierà i rifiuti di plastica prima di inquinare gli ecosistemi oceanici. Avvalendosi di tecnologie all'avanguardia, la plastica sarà lavorata nel modo più sostenibile possibile. Il progetto è attualmente in corso, ma per adesso, l'obiettivo per Hansch è quello di dare forma alla sua visione spargendo la voce su ciò che significa il suo lavoro ed educando le persone su come aiutare la terra e i suoi oceani.

Intervista a Marcella Hansch

Puoi spiegarci di cosa tratta il progetto Everwave?

Everwave ha due obiettivi principali. Uno riguardo lo sviluppo di una tecnologia che libera gli oceani e i fiumi dai rifiuti di plastica e che li ricicla. Il secondo punta ad aumentare la sensibilizzazione sul problema dei rifiuti plastici attraverso delle attività di comunicazione, per fare in modo che le persone cambino il loro comportamento.

Come ti sei interessata a questo progetto?

È iniziato tutto sei anni fa, mentre nuotavo. Urtai qualcosa con il piede e mi spaventai pensando fosse un enorme pesce. Invece, era una bottiglia di plastica. A quel punto ho realizzato di essere circondata da plastica e non da pesci. Da quel giorno in poi, ho iniziato a vedere plastica ovunque: sulle spiagge, per le strade, al supermercato, a casa.

Come si è sviluppata la tua missione fino ad ora?

Sotto un punto di vista più tecnico, siamo partiti da questa grande visione nei riguardi degli oceani. Confrontandomi con molti esperti, in particolar modo con biologi marini, ci siamo accorti che in realtà gli oceani non sono un buon punto di partenza, perché rappresentano il luogo finale in cui finisce la plastica. Una volta lì, finiscono sui fondali dell'oceano, procurando danni ancor prima che raggiungano le discariche, dove volevamo raccoglierli. Inoltre, tutta la plastica che galleggia è ricoperta di microbi e altri organismi. In pratica, questi rifiuti diventano il loro nuovo ecosistema. Il nostro obiettivo è quello di installare queste piattaforme in fiumi ed estuari, perché l'80% di tutta la plastica terrestre che raggiunge l'oceano scorre dai fiumi nel mare, ed è lì che vogliamo fermarla prima che arrivi negli oceani. E naturalmente ottenere fondi per tutto questo è una sfida continua.

Quali sono gli obiettivi a breve e lungo termine per everwave?

L'obiettivo a breve termine è lo sviluppo di un prototipo nei prossimi due anni, da implementare nei fiumi. L'obiettivo a lungo termine non è solo installarli in Germania e in Europa, ma anche in Asia e Africa dai quali proviene la maggior parte della plastica che finisce nell'oceano. Inoltre, vogliamo trovare un modo sostenibile per riciclare la plastica. E, naturalmente, istituire un programma educativo globale per motivare le persone a cambiare il proprio stile di vita.

Quali sono le tecnologie che potrebbero aiutare il processo di trasformazione della plastica in modo ecologico?

Poiché il riciclaggio dei materiali non è necessariamente l'opzione migliore per la plastica degradata recuperata dall'ambiente, stiamo cercando un paio di partner per esaminare diverse possibilità. Una riguarda la possibilità di produrre olio dalla plastica, ma per me non è una buona idea dal momento che verrebbe bruciata di nuovo. Quindi, questo sarebbe solo il primo passo. Un altro approccio sarebbe quello di trasformare la plastica allo stato gassoso per ricavarne idrogeno, da utilizzare come energia sostenibile. Potremmo anche essere in grado di lavorare con i microbi che potrebbero rompere la struttura molecolare della plastica e della plastica composita ed essere ulteriormente riciclati per creare nuovi prodotti pregiati.

Progetti simili, in passato, hanno affrontato sfide in termini tecnici e di logistica. Perché crede che per everwave sarà diverso?

Noi non ci concentriamo solo sulla plastica che galleggia sulla superficie, ma anche sulle più piccole particelle in profondità, è qui la nostra differenza. E credo che potremmo avere un impatto maggiore, perché la nostra soluzione si adatta a fiumi ed estuari. Molti progetti si focalizzano solo sulle soluzioni tecniche, non pensano all'educazione. Noi mostriamo alle persone che tutti possono fare la differenza e che la consapevolezza è il primo passo per fermare il problema della plastica prima ancora che inizi.

Come possono sostenerti i consumatori?

Ovviamente, siamo sempre alla ricerca di donazioni per aiutarci a rendere questo progetto reale. Si può diventare membro per soli 12€ all'anno: non è molto, ma ci aiuta nella nostra missione. Oltre a questo, tutti posso dare un piccolo contributo per rendere sostenibile la vita di tutti i giorni, niente e troppo piccolo per fare la differenza.

Al centro della sostenibilità c'è un forte senso di responsabilità, una responsabilità che si estende dall'ambiente e dalle persone alla società in generale. E in particolare le popolazioni svantaggiate. Ecco perché GROHE e i nostri dipendenti supportano attivamente progetti di crescita della collettività in tutto il mondo.

Per un domani migliore: formazione idraulica per giovani studenti

Come possiamo contrastare la carenza di installatori qualificati nel settore idrosanitario e allo stesso tempo restituire qualcosa alla società e offrire ai giovani un futuro prospero?

La risposta è GIVE, abbreviazione di GROHE Installer Vocational Training and Education, un programma che collabora con 40 istituzioni nei paesi EMENA che offrono formazione idraulica. Questa cooperazione fornisce ai giovani studenti una buona base per iniziare con successo la loro carriera professionale.

Trasformare l’acqua in un progetto alimentare

In Arabia Saudita, Turchia, Egitto e in Giordania, abbiamo lanciato il progetto “Turn Water Into Food”. Questa iniziativa, in collaborazione con le fondazioni di moschee, si occupa di distribuire cibo per le persone svantaggiate. Questa idea eccezionale è basata sulla trasformazione in cibo dell'acqua risparmiata, fornendo le moschee di rubinetti a chiusura automatica. Fino ad adesso, il progetto ha sostenuto più di 2.360 famiglie con un pasto.

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LIXIL Community Day

Nel 2017, è stato avviato il LIXIL Community Day, durante il quale dirigenti e dipendenti provenienti da tutte le sedi e le regioni del mondo partecipano ad attività di contribuzione sociale basate sulle tre aree prioritarie della Corporate Responsibility del Gruppo LIXIL.

Nel primo anno, circa 3,500 dipendenti provenienti da 15 paesi hanno preso parte, lavorando per un totale di 8,625 ore in 70 diversi progetti, tra cui l'installazione di servizi igienici nelle scuole e nei rifugi per senzatetto, il rinnovo delle mappe stradali senza barriere e l'offerta di formazione idraulica per aiutare a preservare le risorse idriche locali. Il progetto ha avuto un impatto positivo sulla vita di oltre 16.000 persone.

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